In tutta questa lunghissima stagione abbiamo sempre avuto un unico obiettivo: arrivare in Final Four. Dimostrare sul campo, con il gioco e con i risultati, che la squadra U18 Rosso era tra le 4 squadre più forti e competitive dell’intera Lombardia, in un torneo Regionale che partiva da una partecipazione di ben 177 squadre. Ora ce l’abbiamo fatta, possiamo voltarci indietro e testimoniare con orgoglio che il nostro cammino si è compiuto tra alti e bassi, ma con una solidità di fondo che ci ha tenuto uniti nei momenti più difficili e nel raggiungimento di quell’obiettivo.
La nostra squadra è un mix equilibrato di ragazzi dell’annata 2000, del 2001 e del 2002 e mai come nella partita che ci vedeva opposti a Castronno si è potuto verificare che questo delicato incrocio di annate e di esperienza diverse ha avuto un significato profondo ed utilissimo. Non si può infatti comprendere appieno il significato di questa vittoria così difficile e così importante senza partire dalle prestazioni di tre ragazzi diversi come Gandini, Boretti e Franci. Gandini (2000) ha rappresentato la spinta costante e la concretezza assoluta nell’arco di tutta la partita; Boretti (2001) ha disputato una seconda parte di gara di formidabile intensità difensiva e sempre proiettato a canestro con testardaggine ed efficacia; infine Franci (2002), aggregato alla squadra nei momenti di massima necessità, ha testimoniato un’intuizione felice di coach Papale e ha ripagato tutti con una prestazione notevolissima per freddezza e incisività nei momenti in cui era fondamentale restare agganciati agli avversari.
Ma tutta la squadra con Castronno ha saputo costruire una vittoria che è stata davvero difficilissima, contro un avversario che non aveva nulla da perdere mentre in tutti noi era viva la consapevolezza di dover superare solo un ultimo ostacolo, che per la sua importanza sembrava però altissimo. Abbiamo sofferto, e tanto, ma la nostra qualità principale è stata di aver resistito colpo su colpo, di aver saputo correggere in corsa i nostri errori, e di aver compreso che solo combattendo ad oltranza, fino all’ultimo canestro utile, avremmo potuto superare l’eccellente prestazione avversaria.
Nel significato profondo di questa resistenza ad oltranza e di questa volontà alla vittoria senza cedimenti risiede il significato più intimo e profondo non soltanto della partita ma di un’intera stagione bella e vincente.
La Final Four, comunque vada, per noi sarà una festa di allegria, di saluti, di abbracci e di soddisfazione.
Tabellini: Gandini 23, Boretti 14, Franci 12, Dallagiovanna 10, Balzano 9, Mazzi 7, Piana 6, Galimberti, Occelli, Schirò, De Donà ne