Ci aspettavano, e siamo arrivati. Ci hanno mostrato la loro faccia più cattiva, e non abbiamo tremato. Infine, hanno gridato, e in quel momento abbiamo capito che avevano paura e che sarebbe stato il giorno dei lupi.
Al termine di una partita fisica, nervosa e combattutissima, l’Under 15 sbanca il campo di Ebro, seconda in classifica, mette matematicamente al sicuro il primo posto nel girone e si guadagna con un turno di anticipo il diritto a disputare i play-off regionali.
Alla palla a due si presentano due squadre tese, che sentono il peso della posta in palio. Ebro mostra subito le sue intenzioni, alzando una difesa fatta di contatti durissimi, ma i nostri ragazzi rispondono colpo su colpo e solo la consueta, deficitaria percentuale ai tiri liberi, unita ad un paio di errori su facili appoggi, ci impedisce di allungare. Domina in ogni caso la tensione, nei volti (e nelle mani) di tutti i giocatori in campo e ne risente il gioco,
tanto che, alla fine del primo quarto, il punteggio è un eloquente 8-8…
Il copione non cambia nella seconda frazione. Un minuto di trance agonistica di Lamberti scava un primo, piccolo parziale di 6-0, ma una serie di palle perse consecutive, giustificabile solo con l’importanza della partita, permette a Ebro di restare a contatto. Si segna con il contagocce, e quasi mai dalla lunetta, così che i due liberi di Arnaboldi alla fine della frazione sono più che preziosi e fissano in favore di Basketown il minimo scarto con cui si chiude il primo tempo (15-17).
La pausa probabilmente fa bene alle due squadre, che rientrano in campo più sciolte in attacco. Entra in partita Carbone con due canestri consecutivi, ma una tripla e un canestro da sotto riportano avanti Ebro. Anche Basile e Capriotti si iscrivono a referto, ma gli avversari rispondono nuovamente con un tiro da dietro l’arco.
Mentre la partita non vuole avere un padrone, si registra un clamoroso errore del tavolo, che, dopo una penalità fischiata ad Arnaboldi,
alza tra lo stupore generale la paletta dei cinque falli: scopriremo solo alla fine dell’incontro, vedendo il referto, che in realtà erano 4…!
Indebitamente privati per quasi un quarto e mezzo del nostro lungo, i ragazzi si ricordano che se la forza del branco è il lupo, la forza del lupo è il branco (cit. Kipling) e chiudono ogni spazio agli attacchi avversari, mantenendo un punto di vantaggio all’ultimo intervallo (32-31).
Nell’ultima frazione la partita si accende improvvisamente. A due triple degli avversari rispondono cinque punti consecutivi di Capriotti.
Due liberi di Carbone ristabiliscono due punti di vantaggio a 4 minuti e mezzo dalla fine e non c’è uomo o donna, in campo, in panchina o sugli spalti, che non sappia che la partita si sta decidendo ora.
Per un attimo riappaiono le immagini di tutti gli incontri persi di un punto , l’anno scorso e quest’anno, i vantaggi sprecati, le occasioni perdute. Ma è solo un momento, perché non si è più quelli di un tempo.
Non lo è, in particolare,quel numero 3 sulla maglia blu, il suo nome è Poma e decide che ha visto abbastanza. Si fa consegnare la palla e prima costringe il suo marcatore a commettere tre falli in un amen, poi non perdona dalla lunetta. Gli otto punti consecutivi, prodotto di sei tiri liberi segnati su sei tentativi, conditi da un canestro in semi gancio, chiudono di fatto i giochi,
anche perché dietro Saccani e Lamberti alzano il muro.
Entrare nel tabellone finale significa allargare l’orizzonte a livello regionale. È un traguardo meritatissimo per tutti i ragazzi, che li ripaga degli sforzi, cancella i momenti di delusione e di sconforto, esalta le qualità di un gruppo che non avrà punti e centimetri, ma quando conta esprime il meglio di se’. Domani il campo ci dirà se siamo già pronti anche per questa nuova sfida, ma oggi, quando contava, è stato il giorno dei lupi.
Hocham Belk!
P.s. A meno di un’ora dalla partita uno dei ragazzi si accorge di non avere la maglia. Rapido giro di telefonate tra i non convocati, ma molti sono via per il ponte. Finalmente uno risponde, abita vicino, andiamo da lui. La velocità e il sorriso con il quale scende a consegnarci la divisa ci faceva già capire che, no, questa partita non l’avremmo mai persa. Grazie Fede.
Ebro-Basketown Milano 40-48 (8-8, 7-9, 15-14, 10-17).
Lamberti 14, Poma 11, Carbone 9, Capriotti 6, Arnaboldi 4, Gentilini 2, Basile 2, Tomatis, Saccani, Sangermani, Argenio, Tassinari.