Dopo due settimane di stop, con in mezzo la parentesi di Pesaro, torniamo a giocare di martedi sera, orario insolito a questa età, contro Schuster. Stavolta l’arbitro c’è e si può finalmente disputare la prima sfida ufficiale della stagione contro di loro, dopo aver vinto due amichevoli nettamente.
C’era da dimostrare di essere cresciuti e mettere a frutto quanto appreso in quel di Pesaro e le primissime battute non deludono le aspettative: la difesa è compatta, l’attacco crea soluzioni e tutti sono concentrati. In un amen siamo 5-0 e la partita sembra prendere i binari desiderati, ma bastano due difese che concedono un metro di troppo al loro miglior giocatore perché Schuster segni due triple e si riporti sotto. Se fino a questo momento la squadra aveva retto mentalmente, dopo la seconda bomba e conseguente timeout la reazione è nulla, anzi ci demoralizziamo ancor di più e concediamo troppo ai nostri avversari, chiudendo il quarto sotto di 6 punti.
Al rientro in campo la squadra sembra aver ritrovato la giusta concentrazione e lo spirito di sacrificio necessario, in poco tempo produciamo un parziale di 8-0 che ci riporta davanti, ma come troppo spesso è successo quest’anno non diamo continuità al nostro momento positivo bloccandoci completamente in attacco e lasciando troppi canestri facili.
Il resto della partita prosegue senza troppi scossoni e senza aver mai la sensazione di poter ribaltare il risultato perché se in attacco non andiamo mai in contropiede e, a difesa schierata, siamo incapaci di trovare soluzioni che portino a facili canestri, in difesa non siamo uniti e concentrati fino alla riconquista del pallone. Aiuti tardivi o fuori posizione, mancata comunicazione, palle vaganti non prese e l’enormità di rimbalzi offensivi concessi ci condannano alla quarta sconfitta di questo girone.
Oggi più che mai abbiamo capito che per vincere le partite bisogna volerlo fino in fondo e si deve lottare su ogni possesso, dando il massimo delle proprie potenzialità. Quando si è in campo non c’è tempo di pensare all’azione prima, al tiro sbagliato o a quello che succede sugli spalti, ma si deve rimanere concentrati fino all’ultimo secondo; solo così si possono ottenere dei bei risultati ed essere sempre contenti della propria partita. Ora c’è subito un’altra partita, l’ultima prima dei playoff, che sebbene sia contro una squadra molto più in basso in classifica non va sottovaluta, anzi dobbiamo prenderla come nuovo punto d’inizio per la volata finale.
Parziali: 16-10; 9-9; 12-10; 5-6.
Tabellini: Boldrini 20, Moretti 7, Cornalba 2, Canalella 2, Magnani 2, Curti 1, Kalchschmidt 1, Cassinari, Resta, Garzia, Ferrari, Crivelli.