U13: Seconda sconfitta. Basketown-Rozzano 29-50

Devo ammettere che oggi, o ieri per chi leggerà domani, o l’altr’ieri per chi leggerà posdomani, o… insomma, devo ammettere che sul parquet del Boccioni domenica primo dicembre ventiventiquattro mi sono demoralizzato e ho pensato che mai più avrei più scritto delle partite dei Belk U13. No, non per la sconfitta, non mi butto certo giù per un risultato negativo maturato sul campo. No, tanto più che i Belk a dispetto del tabellone non hanno certo sfigurato per impegno e combattività; magari non hanno brillato in precisione….

È che mi sono un po’ depresso prima ancora di conoscere il risultato finale; addirittura prima della contesa iniziale, quando tutto sarebbe stato possibile. Ormai , è stimolo-risposta: voi mi parlate di app e io mi down.
Mi ha deluso il fatto di venire a sapere che della partita, e di tutte le altre che si stavano giocando o si sarebbero giocate in giornata, si sarebbe potuto indagare ogni minimo dettaglio statistico, quasi in tempo reale, scaricando un’applicazione. Un’app. Gratuita nella versione standard, a pagamento in quella premium. Ecco, questa cosa mi è implosa dentro come un tradimento. Io sono un tiratardi un attendista, e questa cosa di aver tutto e subito….

Insomma, metà del godimento del dedicarmi alla cronaca della partita sta, stava, in quella infantile attività di ricerca di possibili ricorrenze e nessi significativi tra quanto vissuto emotivamente e quanto registrato freddamente sul referto; quel giocare a trovare conferme alle impressioni appassionate del tifoso, oppure a confutare con spirito umanista quel che i numeri incasellati nel referto vorrebbero affermare con spudorata statistica arroganza.

La realtà, invece, è complessa assai. Per esempio, ieri, o l’altro ieri, il primo di dicembre dai!, sul campo del Boccioni a noi che stavamo allestendo il tavolo, il coach, con l’aria un po’ credula e un po’ scettica di chi pronuncia una superstizione come una conclamata verità, sentenzia che se realizzi i primi tre canestri della partita vinci sicuro. A me è venuto da dire, ma non l’ho detto, che se solo pensi un tal pensiero e poi il primo tiro dei tuoi rimbalza sul ferro ed esce fuori, hai perso sicuro.

Ora, che sia andata proprio così è cosa del tutto casuale. Cioè, in realtà, alle profezie autoavverantesi io un po’ ci credo; alla funzione performativa della parola, anche. Tu dici una parola e zaac! succede quello che hai detto. Infatti, io avevo pensato e detto che Tito avrebbe messo dentro un canestro per ogni nota disciplinare segnata sul registro scolastico, una sorta di redenzione compensativa. Invece, niente. Caparbiamente Tito ha cercato il canestro un numero di volte sufficiente a farsi perdonare certe alzate d’ingegno che gli prendono in classe quando s’annoia e che, immancabilmente, gli vengono fischiate. Invece, niente. Queste cose funzionano in un verso ma non sempre nell’altro.
Richy, invece, forse non aveva nulla da farsi perdonare e così ha segnato in scioltezza undici (11) punti sui ventinove (29) totali che hanno messo a segno i Belk. Quattro (4) sono in quota a Capitan Irruente, che ha collezionato egual numero di falli. Quattro falli e quattro (4) punti anche per Tommi Brambilla l’Impetuoso. Cinque (5) punti per l’Airone, e a seguire, due (2) per Marco il Dottore, due (2) Artù in versione Lancillotto, e un (1) punto Pietro; quattro falli pure lui. Io il computo dei punti l’ho trascritto ma, senza dover leggersi il resoconto delle mie paturnie uno può aprire l’app e chiedere all’algoritmo di sfornare statistiche più sofisticate ma, inevitabilmente, meno complete. Perché nelle tabelle dell’app difficilmente trovate traccia della ‘vecchia’ rimediata da Tito al momento di levarsi in volo verso il canestro, né dell’abnegazione con cui ha continuato a zampettare come una papera zoppa. Nè trovate traccia della gran partita giocata – secondo me – da Anita cresciuta in altezza e sicurezza; dello stile che va affinando con eleganza minimalista Giulio; o dell’intensità di gioco del Simo Marzorati, che ci evoca i guizzi dell’omonimo Pierluigi. Neppure troverete traccia di Tīa, né sul referto e tantomeno sull’app; tantomeno in campo. Nulla saprete del ginocchio dolente e del daltonismo incipiente: storie d’ambulatori e di lavanderie.

Parziali: 5-16; 10-13; 4-11; 10-10