U13: Il campione di basket. Rozzano-Basketown 53-41
“Le cose, i personaggi. Di frequente mi tornava in mente il campione di basket che dall’Arizona va a giocare in Argentina si innamora di una donna bellissima, e poi un giorno si presenta in banca con una pistola, saluta tutti, ringrazia, prende i soldi e se ne torna in America.”
[Gianni Montieri, Torna il grande argentino / Osvaldo Soriano, L’ora senz’ombra, Doppiozero, 2022, (recensione a.)]
Diciamocelo, per tre quarti della partita abbiamo davvero pensato di poter sbancare il campo di Rozzano, salutare tutti, ringraziare, prendere i tre punti e tornarcene in Ariberto.
Poi, ci sarebbe voluta la penna di Soriano per raccontare la storia di una partita picaresca. Invece, nei momenti topici della partita i nostri  non sono stati così privi di scrupoli da affondare il bastimento Rozzano dopo averlo arrembato già dai primi secondi.
La cronaca dell’arrembaggio è questa.
Come niente ci troviamo sopra di quattro e si potrebbe andare subito oltre lasciando gli avversari sorpresi e confusi se non fosse che in confusione andiamo proprio noi.
Parte bene Tia (4punti) e a seguire Tommi (2pt) che, sistemate certe turbolenze  interne del pre partita, piazza un gran bel canestro che rimarrà, purtroppo, l’unico a referto.
Seguono fasi di gioco un po’ confuse in cui
regaliamo alcuni palloni. Seba (7pt) corre, Giogi (9pt) corre, Uri (5pt) corre; ma i palloni non entrano. Sembra paradossale ma, forse è in questo momento che si decide la partita. È come se il campione innamorato di Soriano, una volta entrato in banca e spianata la pistola, si fosse accontentato del portafogli del cassiere invece di svuotare il caveau.
Nonostante qualche passaggio avventato e qualche tiro sfortunato si capisce che Seba è in giornata e fa un po’ quello che vuole nella metà campo avversaria; i suoi tre punti ci riportano avanti, e i due canestri di Zac (2pt) e di Giogi tengono, alla prima sirena, gli avversari sotto; di poco, ma sotto.
Il secondo quarto è il più avvincente. Entra Nicocarbone (8pt) subito due volte a segno e il tifo si aizza. Sugli spalti due canaglie rompitimpani impongono le loro cacofonie battendo come fabbri ubriachi sui tamburi. Sul campo si accende il confronto tra i due capitani: il nostro Uri va a segno tre volte, ma il dieci avversario ribatte canestro su canestro.
Ritroviamo anche Giogi e con un canestro di Seba teniamo gli avversari sotto anche alla seconda sirena. Si capisce che i padroni di casa sono in difficoltà ma che non molleranno.
Infatti, tornano dagli spogliatoi ricordandosi di essere prossimi al vertice della classifica. Da meno due vanno subito a più quattro, ma quel che impressiona è la facilità con cui riprendono  in mano la partita. Seba non ci sta e riporta i Belk in partita. Gli avversari tentano il break ma il miglior Giogi li tiene al gancio con due canestri e un tiro libero. Ancora Carbone, ma sulla sirena i padroni di casa ci beffano e sanciscono il sorpasso.
Nell’ultima frazione cediamo il passo. Bravi gli avversari che danno spettacolo con tre o quattro azioni da manuale concluse in modo mirabolante. Giulio (2pt) e Teo (2pt) ci fanno sperare in un tardivo risveglio ma ormai è troppo tardi. L’ultima sirena sembra quella della polizia che mette in fuga i banditi. Il colpo grosso, ahi noi, non è andato a segno.
Note:
⁃sarei propenso ad attribuire 4pt a Tommi e 5pt a Seba sebbene a referto risultino rispettivamente 2 e 7. Chiedo conferma o smentita ai due protagonisti.
⁃Come sempre, per correttezza, sull’arbitraggio mi astengo dal dare giudizi. Spesso si tratta di ragazzi giovani che hanno diritto di farsi le ossa, anche sbagliando, senza avere il fiato sul collo. Fortunati noi (e chi viene a giocare in trasferta al Boccioni) ad avere a disposizione un giovane arbitro di grande qualità.
⁃Nove i falli fischiati ai Belk, cinque ai padroni di casa; tre/sei i tiri liberi realizzati dai Belk, 5/12 per il Rozzano.