Ci presentiamo ai meritati play-off in formazione rimaneggiata, con soli dieci giocatori a referto e rotazioni accorciate, al cospetto di avversari entrati nel tabellone da n. 10 del ranking regionale (come già nei gironi, la sorte non ci è stata amica….).
Eppure, per metà dell’incontro, fino a che le forze li hanno sorretti, i ragazzi hanno giocato alla pari contro una squadra molto più accreditata, recriminando anzi su alcune occasioni perdute.
L’avvio della partita è entusiasmante: non soffriamo affatto la zona press di Arluno, che vorrebbe sorprenderci raddoppiando sul primo scarico, ma che viene saltata sistematicamente dall’abilità in palleggio di Poma e dalla velocità in contropiede delle nostre guardie. Al 5’ il tabellone mostra un incredibile 11-1 per i ragazzi, che tengono il campo con autorevolezza e belle giocate, costringendo il coach avversario a chiamare tine out.
Dalla sospensione Arluno esce con altro piglio e comincia a trovare più facilmente il canestro, anche perché qualche fischio arbitrale quantomeno frettoloso carica di falli i nostri migliori difensori.
Cinque punti in fila di Lamberti, con la seconda tripla del quarto, ci riportano avanti, ma la fine del tempo è tutta di Arluno, che impatta sul punteggio di 18-18.
La seconda frazione si apre con uno show personale di Carbone, assoluto padrone nelle due metà del campo, con rimbalzi, recuperi e sei punti consecutivi. Qui avremmo anche l’occasione di allungare, ma ci tradisce il tiro da fuori . Scampato il pericolo, Arluno si riporta sotto, sfruttando la maggiore profondità della panchina, dalla quale noi invece riceviamo solo un canestro di Tomatis. Ciononostante, alla pausa lunga la partita è in perfetto equilibrio, addirittura con qualche rimpianto da parte nostra e, per le aspettative della vigilia, sembra già un mezzo miracolo.
Al rientro dagli spogliatoi,però, Arluno alza improvvisamente il livello di intensità, o forse i nostri ragazzi accusano la fatica di avere giocato sopra ritmo per i primi due quarti.
Del resto, la terza frazione di gioco è spesso decisiva e qui bastano cinque minuti ai nostri avversari per scrivere un parziale di dodici a due, che di fatto determina l’esito finale della partita. Il time out chiamato da coach Daniel e il successivo passaggio a zona non danno i frutti sperati, perché la difesa non è aggressiva in punta, ne’ sufficientemente veloce negli spostamenti laterali. Proviamo anche la box and one, che ci consente quanto meno di tamponare l’emorragia, ma il nostro attacco latita. Solo Arnaboldi sul finale riesce a muovere il punteggio, per il 50-38 con cui si chiude il quarto.
L’inerzia è ormai in mano ad Arluno, che anche nell’ultima frazione trova con regolarità la via del canestro, vanificando i nostri tentativi di recupero e la ritrovata vena in attacco di Carbone (19 per lui alla fine).
L’ultimo canestro della stagione lo firma Tassinari, poi scorrono i titoli di coda.
I ragazzi chiudono un anno pieno di soddisfazioni con una prova orgogliosa, che a un certo punto ci ha fatto anche sperare e dalla quale emergono, da un lato, motivi di fiducia sulle qualità della squadra, dall’altro, spunti di riflessione su ciò che le manca per essere competitiva ad un livello più alto, anche in vista di un campionato, il prossimo, in cui ci si dovrà confrontare con atleti di un anno più grandi.
Basket Arlunese – Basketown Milano 72-53 (18-18, 13-12, 19-8, 22-15)
Carbone 19, Arnaboldi 13, Lamberti 10, Poma 3, Basile 2, Tomatis 2, Tassinari 2, Colnago 1, Capriotti 1.