Esauriamo subito le attenuanti. Questa volta i 2007 del San Carlo sono alti e grossi come ci si aspetta da atleti di un anno (talvolta, un anno e mezzo) più grandi.
Premesso ciò, la grande differenza vista in campo non è stata solo quella, ma
anche e soprattutto di atteggiamento, spirito, voglia.
In tutta la partita gli avversari hanno mostrato una determinazione che i nostri ragazzi hanno quasi sempre subito, anche negli accoppiamenti di pari stazza.
Lo comprovano i molti canestri e rimbalzi offensivi concessi ai giocatori meno alti del San Carlo, così come le palle perse sulla feroce pressione avversaria. Si spiegano innanzitutto così i 90 punti subiti, inaccettabili a questi livelli.
Nel primo quarto offriamo una discreta resistenza per quasi nove minuti, grazie al fatto che San Carlo è una squadra che pressa ed aggredisce, ma non è impenetrabile in difesa. Dal lato opposto, ha però soluzioni da fuori e nel pitturato, che facciamo fatica a contenere. Il 15-21 con cui arriviamo a poco più di un minuto dal primo intervallo non sarebbe neanche male, ma è a questo punto che ci consegnamo passivi agli avversari, dimenticandoci di competere in tutte e due le metà del campo di gioco. Ne esce un parziale devastante di 0-8 in un minuto, al quale non reagisce neppure la panchina.
Il secondo quarto è la fotocopia della fine del primo. I nostri giocatori in campo sono sovrastati dalla decisione degli avversari, che non solo cacciano la palla dopo ogni tiro, in assenza di qualsiasi opposizione, ma che, anche quando non sono loro a prendere il rimbalzo, chiudono le linee di passaggio in uscita, per riconquistare subito il possesso.
La seconda frazione è una lenta agonia, in cui subiamo 32 punti, in uno tsunami che solo Lamberti (7 per lui nel quarto) prova ad arginare.
La sirena finale ci salva, come un gong tra pugili di differente categoria.
Si rientra in campo per il secondo tempo e la tempesta sembra passata. L’atteggiamento dei ragazzi è diverso, più reattivo, la difesa ora tiene le penetrazioni avversarie e quando il coach del San Carlo concede un po’ di fiato ai titolari, le nostre rotazioni si dimostrano all’altezza, sopperendo anche ai quattro falli che costringono ad uscire prima Lamberti e poi Carbone.
Saccani e Gentilini, quindi un finalmente convinto Poma, guidano la squadra, ma è soprattutto la difesa sotto canestro di Arnaboldi e Capriotti a diventare più attenta e cattiva il giusto, per timbrare un parziale di 18-9, che certo non mette in discussione la partita, ma apre la porta ai rimpianti, tanto che all’inizio dell’ultimo quarto San Carlo rimette in campo tutti i titolari, nonostante sia ancora sopra di venti punti.
I nostri 2008 tengono comunque il campo anche nell’ultima frazione, con un Poma finalmente convinto e canestri anche dalla distanza di Capriotti (tre dall’arco per lui in totale) e Lamberti, l’ultimo ad arrendersi, contenendo il divario nel parziale a soli tre punti.
Sappiamo tutti (tecnici, dirigenti e giocatori) che è un anno di formazione, ma proprio per questo bisogna farsi trovare pronti.
Non sono le palle alte, ma quelle basse che fanno la differenza: quelle vaganti, che cadono sotto canestro, che non si possono raccogliere stando in piedi, ma solo buttandosi e sbucciandosi le ginocchia.
Non sono i canestri sui giochi degli avversari che fanno male, ma quelli presi in contropiede da canestro segnato, oppure sulle perse con un’uscita troppo morbida dopo un nostro recupero.
Per affrontare queste partite difficili serve allora più preparazione, non solo fisica, ma anche e soprattutto mentale. Si può fare di più, tutti, il secondo tempo di oggi lo dimostra.
Basketown Rosso-San Carlo 65-90 (15-29, 15-32, 18-9, 17-20)
Tabellini: Lamberti 19, Capriotti 10, Poma 8, Arnaboldi 7, Saccani 6, Gentilini 6, Carbone 6, Basile 3, Sangermani, Colnago, Tomatis, Tassinari.