Nei primi 5 minuti di gioco il tabellone segnava 6 a 2 per i padroni di casa. Una volta si diceva “essere in bambola”; scarso controllo del campo, tiri a vuoto insomma un inizio non proprio promettente.
Poi finalmente il risveglio anche se gli avversari hanno fatto passi avanti rispetto all’andata e non abbiamo più le praterie, è un continuo avanzare di poco con continui rovesciamenti di campo. La percentuale a tiro libero viaggiava intorno al 50%, quella sui tiri a canestro era ben peggiore, forse troppo.
Riusciamo a chiudere il primo quarto in vantaggio, 10 a 15 e chissà che questa fase un pò apatica passi in fretta.
Nel secondo quarto una quantità inenarrabile di falli ci costringe a subire i tiri liberi degli avversari, ma il gioco è ancora farraginoso, qualche assolo, ma bisogna ricordarsi che in campo si è in cinque.
Intervallo, brain storming col coach e rientro in campo.
“I cannot make you understand.
I cannot make anyone understand what is happening inside me.
I cannot even explain it to myself” (F.Kafka).
Ecco, qui c’è stata la metamorfosi, un cambiamento che vede Gio Favi (23) nel ruolo di trascinatore investito dal dono dell’ubiquità: in difesa, in attacco, in recupero , a canestro, a rimbalzo…insomma uno e trino e alla sua uscita dal campo un caloroso applauso del pubblico e grandi incitamenti dai compagni. Chiudiamo il terzo quarto in vantaggio di 16 punti, distanza che sostanzialmente manteniamo fino alla fine con un buon 50 a 68.
Partita in chiaroscuro, ancora non c’è una buona intesa tra compagni e lo si vede quando ci sono azioni più veloci e passaggi magari nello stretto.
Si va avanti, importante non perdere la concentrazione, ci aspettano gare più complesse.
Forza ragazzi, Hocham Belk!
Parziali: 10-15; 11-11; 14-25; 15-17.
Tabellino: Pagliaro 10, Favi 9, Tinarelli 8, Ferrari 8, Chaussumier 6, Bersino 6, Ramella 5, Minetti 4, Liberti 4, Gasperini 4, Bellino 2, Guardamagna 2.