Giovedì 22 gennaio 2015 Asteriatown affronta l’insidiosa trasferta di Leoniana.
A DISPOSIZIONE: Turco, Sangalli, Segatta, Mantovani, Riboni, Restucci, Gastaldi, Monti, Casartelli, Alghisi, Sapienza, Oltolina. 
INDISPONIBILI: Fiorino, Devecchi, Reprima, Callegari, Calcagno, Mancuso, Camponogara (Rotazioni), Ripamonti, Zablan e Valeri (problemi di tesseramento).
Sapevamo fosse una partita difficile, essendo Leoniana a punteggio pieno come noi. L’avversario che ci si presenta davanti è una squadra dagli ottimi mezzi fisici (un po’ meno atletici) che sa giocare certamente un buon basket. Nelle prime battute della gara la strategia è quella di correre più di loro, e questo porta ad un mini parziale di 8 a zero firmato mantovani (2 triple consecutive) e Riboni (un appoggio al vetro). Di fronte a questo nostro inizio roboante, Leoniana, colta a freddo, si affida per lo più alle soluzioni personali, che passano spesso e volentieri nelle mani del 20 e si traducono, almeno sulle prime battute, in tiri assolutamente senza ritmo e a bassa percentuale (definibili come “forzature”).
Dopo la paura iniziale, Leoniana inizia a macinare gioco e rosicchia il vantaggio che avevamo messo in cascina. Dal punto di vista difensivo non sfiguriamo affatto, ci mettiamo la giusta cattiveria e le transizioni difensive sono anche abbastanza buone; fatichiamo sull’uno contro uno e sopratutto a rimbalzo, dove alla stazza importante dei Bianchi associamo la gravissima dimenticanza del tagliafuori. Tutto questo porta a secondi tiri che, irrimediabilmente, sono trasformati in due punti. I grossi problemi sono legati all’attacco: troppi azioni personali senza coinvolgere gli altri quattro, che portano a sbattere contro il muro, e anche quando giriamo bene il pallone e prendiamo buoni tiri, la palla non entra (a volte sfortunatamente, a volte perchè spariamo come dei cannoni depotenziati). 
Queste problematiche si acuiscono nel secondo quarto, dove subiamo gli stessi punti (14) ma ne segniamo clamorosamente meno della metà (5 di fronte ai 12 del primo). Presi dall’ansia di dover recuperare, si moltiplicano le azioni 1Vs5; aggiungiamo ai suddetti problemi la tremenda imprecisione dalla linea del tiro libero e lo scarso prodotto offensivo è chiaramente spiegato. Alla sirena del 20esimo punteggio sul 28-17 (14-12 il primo quarto, 14-5 il secondo).
Secondo tempo che segue la falsa riga del primo. Ci attestiamo sui 10 punti prodotti, pochi, pochissimi (figli anche della difesa a zona messa in campo da Leoniana); il problema è che nel terzo ne subiamo 17, assolutamente troppi per pensare di poter recuperare. Siamo troppo preoccupati dalla situazione e presi dall’ansia, le “piccole” problematiche difensive citate sopra, che se sistemate potevano darci quella spinta verso il rientro, divengono delle voragini. Troppi i secondi tiri, e se aggiungiamo un 20 in serata di grazia (bisogna capire se le 5-6 triple sono normalità o ispirazione), la situazione diviene ben presto piuttosto calda. Nell’ultimo quarto aggrediamo di più e cerchiamo quantomeno di diminuire lo svantaggio (anche in vista della differenza canestri), ma comunque si conclude sul 15-10 loro. Punteggio finale: 60-36.
Vista la fatica dell’ultima partita, sapevamo che sarebbe stata difficilissima. E’ assolutamente evidente che non siamo questi, ma soprattutto che dobbiamo lavorare su un concetto fondamentale: affrontare le situazioni difficili di squadra e non smettere di giocare. Con il contributo e la fiducia di tutti ed in tutti, si riescono a trovare delle buone soluzioni, altrimenti il cedimento è netto, perchè non si fa altro che favorire il gioco dell’avversario. Altra cosa fondamentale, basta cadere in provocazioni: la PD è notoriamente il campionato dei giocatori navigati, che la mettono sul gioco sporco e sulla bagarre; ci manca ancora un passo, quella cattiveria per metabolizzare le mazzate che volano e continuare a giocare. Di qui un aiuto lo può dare anche il pubblico, evitando di infilarsi in discussioni sterili ed inutili con gli avversari in campo e guardando la partita col solo fine di sostenere i ragazzi. Setto ciò si passa anche e sopratutto dalle sconfitte, che sono molto più istruttive e fortificanti delle vittorie. Al lavoro e alla prossima partita (Dolmen San Donato, in trasferta.)
TABELLINO: Mantovani 6, Riboni 7, Turco 4, Alghisi 2, Restucci 6, Segatta 5, Gastaldi 2, Sapienza 4, Oltolina, Casartelli, Monti, Sangalli.