Dopo la W casalinga contro Garegnano, i ragazzi di Btown sono attesi
Martedì 21 in uno scontro al vertice contro Milano 3.
A DISPOSIZIONE: Turco, Ripamonti, Minardi (Under 19), Camponogara, Reprima,
Mantovani, Rosi, Restucci, Monfardini, Gastaldi, Oltolina.
STARTING FIVE: Monfardini, Gastaldi, Camponogara, Mantovani, Ripamonti.
Per facilità descrittiva, è opportuno accorpare la cronaca dei primi due
quarti in un unico spezzone, visto che di fatto l’uno è la fotocopia
dell’altro. Btown entra in campo col piglio del pulcino bagnato, e Milano
3, sentendo l’odore del sangue, attacca a spron battuto. Ancora involuti in
attacco, dove mostriamo di essere farraginosi e macchinosi, e arrancanti in
difesa, dove sembriamo completamente alienati. Problema principale è la
reattività agli scatti degli avversari (soprattutto di Tandoi), che conducono
un contropiede con un passaggio baseball di 10-15 metri e un facile
appoggio al vetro; incredibile a dirsi, la nostra difesa viene
letteralmente uccellata così per 6-7 volte, con conseguenti 12-14 punti
sanguinosi. Altro problema è causato dal ribaltamento in punta: spesso,
infatti, il ricevente è marcato dal numero 40, playmaker assolutamente sui
generis in questa categoria, alto 190 cm e con le braccia molto lunghe, che
sporca in maniera efficace le linee di passaggio; risultato: passaggio
molle come un budino al caramello, palla intercettata e contropiede. Anche
a difesa schierata facciamo fatica a contenere un’indiavolato Tandoi (giocatore che in DNC segna 10 punti a partita n.d.r), che trova
nel tiro dalla media e dalla lunga distanza un’arma mortifera e micidiale.
In attacco, come detto, siamo confusi, anche se, dopo lo shock iniziale,
cominciamo a muoverci in maniera decente, facendo fruttare al meglio i
palloni gestiti. Attacco che produce certamente di più nel secondo quarto
(11 i punti del primo periodo, contro i 17 del secondo) e anche la difesa,
seppur traballante come quella dei Bobcats, riesce a limitare dagli
spaventosi 27 punti dei primi dieci minuti, ai più “umani” 23 del secondo
quarto. Si va a riposo sul 50-29 per i nostri avversari.
Emblematica la frase del Sire, spettatore di rapina del discorso di metà
partita: “Ricordatevi chi siete.” I ragazzi di Btown non ci stanno a fare
la figura degli allegri cioccolatai della Loacker, nè a farsi canzonare dal
sedicente Phil Jackson seduto sulla panchina avversaria, autore di una
frase particolarmente infelice che alludeva al fatto che la sua corazzata
dovesse giocare il match con la sufficienza di chi affronta l’ultima in
classifica. Al rientro in campo i nostri hanno letteralmente il sangue agli
occhi. Evento crocevia è anche l’espulsione del 40 loro, dopo colpi poco
ortodossi scambiatosi con Ripamonti. Da quell’istante i ragazzi di coach Bossi
sono autori di un parziale di 12-0. Milano 3 rimane tramortita, tanto da
perdere addirittura di vista in certi frangenti la tranquillità dimostrata
nel primo tempo.
Una difesa press interpretata magistralmente porta a numerose palle
perse avversarie e a canestri facili da sotto per noi. Se non segnamo
appoggiando al vetro attacchiamo rabbiosamente muovendo il pallone in
maniera ordinata, trovando così ottime soluzioni di tiro piedi a terra
dalla media e da oltre l’arco dei 6,75 m. Se la press non sortisce
l’effetto sperato, entra in gioco la zona. Su una tripla chirurgica di
Mantovani i ragazzi in Bianco-Blu si portano addirittura sul -6.
Dall’altra parte Tandoi si carica sulle spalle la squadra, e dopo aver
subíto anche lui il primo contraccolpo, tiene botta e risponde da solo
colpo su colpo ai nostri canestri. La partita si fa interessante,
giocata a ritmi alti e griffata da una buona pallacanestro da entrambe
le parti. Si va sul 30esimo con il punteggio di 67-57, con per lunghi
tratti del periodo in cui le squadre sembravano essersi invertite di
ruolo (17-28 per noi il parziale); ottimo il Trio
Monfardini-Restucci-Gastaldi.
Ultimo quarto che rispetta il copione che deve recitare chi sta sotto
e cerca disperatamente di recuperare. I ragazzi di Btown, sul -10, che
tentano, con attacchi comunque ben ordinati, di ricucire il divario;
MI3 che risponde colpo su colpo ai nostri fendenti. Entrambe le
squadre difendono a zona, cercando di limitarsi. La differenza la
fanno ancora una volta i contropiedi, questa volta subiti a causa
degli attacchi a pieno organico alla ricerca anche di secondi tiri,
con 3/4 di noi a rimbalzo e l’area sguarnita. La partita si conclude
sull’87-70 loro, con gli ultimi 7 punti segnati nei 50 secondi finali
(compresa una tripla a sirena suonata convalidata ugualmente
dall’arbitro). Parziale del quarto 20-13.
Nel complesso, meritiamo l’onore delle armi, anche se nel primo tempo
siamo stati decisamente inguardabili e l’espulsione del 40 loro ha
pesato parecchio. Nel secondo tempo abbiamo dimostrato che con
dedizione e concentrazione fin dall’inizio forse avremmo potuto fare
di più.
Una menzione va a Tandoi, autore di 44(!!!!!!!!) punti con una
prestazione Durantiana, per stare al passo coi tempi. Ciò che ha
colpito di più è stato il totale servizio per la squadra (spesso
richiami positivi e consigli ai suoi nei momenti difficili), la sua
leadership senza spocchia e l’imbarazzante infallibilità al tiro.
Nota amara, l’uomo seduto in panca dall’altra parte: dopo l’espulsione
del 40, mentre Ripamonti tirava i liberi del tecnico, si rendeva
protagonista, con frasi neppure rivolte direttamente al nostro numero
5, di pesanti e sconvenienti allusioni sul suo aspetto fisico,
dimostrazione di scarso amor proprio, non essendo lui di certo il
gemello di George Clooney quanto più la bella copia di Galeazzi, per
fisionomia ed atteggiamenti. La prossima volta faremo in modo di non
fargli perdere tempo e di non annoiarlo, visto che la scomposta
postura con cui sedeva in panchina era simile a quella di uno
svogliato spettatore al festival del documentario sull’upupa.
Chiusa questa dolente parentesi, che mai avrei voluto scrivere,
rinnoviamo i complimenti ai nostri avversari per la vittoria.
Appuntamento al 1/02 in casa contro Casal Basket.
TABELLINO: Turco 2, Ripamonti 10, Minardi 2, Camponogara, Reprima,
Mantovani 5 (1 da 3), Rosi 4, Restucci 6, Monfardini 21, Gastaldi 9 (1
da 3), Oltolina 11 (3 da 3)
All.Bossi
Mauro Oltolina